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L’artista, in questa occasione, espone cinquanta opere, collage che assemblano antiche fotografie, incisioni, disegni e stoffa, con estrema libertà espressiva. Il camouflage di cui parlava Pancotto nel 2005 è diventato ancora più raffinato e accorto (come per la profondità suggerita nel titolo). L’artista capovolge il significato delle immagini vintage, accostando con leggerezza sagome e materiali; rende così la lotta tra gli uomini e il sangue un teatro di gesti e colori, sovvertendo e demistificando qualunque messaggio di violenza. In uno dei collage l’artista cita se stesso, con l’inserto di quell’opera Ring, da cui è nata l’evoluzione tematica successiva.

In occasione del vernissage, l’11 aprile, Bielli darà vita a una performance nel solco tracciato dal suo artista-personaggio con le opere. Egli collocherà sulla parete di fondo della galleria sette sagome (di cui era prima rivestito), che idealmente rappresentano i vari tipi etnici umani. Tali sagome appese verranno percosse sonoramente da tredici medaglie. Infine l’artista-puglie si sfilerà e getterà dalla testa la corona della vittoria. Bielli intende sovvertire l’affanno per il successo che caratterizza il nostro agire contemporaneo, invitando il visitatore alla pace e alla gentilezza, a essere pugili dai guanti di velluto.


Paolo Bielli
Dal fondo
Dall’11 al 17 aprile 2024

AOCF58
Galleria Bruno Lisi
via Flaminia 58
Roma

Inaugurazione: giovedì 11 aprile 2024 dalle ore 18 alle ore 20
Performance dell’artista: ore 19

A cura di Andrea Iezzi