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AdN Arabia Saudita il giovane Ali al-Nimr condannato a morteL’Arabia saudita, nonostante la poco invidiabile posizione nella top ten dei paesi che praticano la pena di morte, è stata ritenuta idonea ad occupare il seggio nel Consiglio Onu per i Diritti Umani.

Non è una stranezza affidare la vigilanza sul rispetto dei Diritti Umani ad uno stato dove il Diritto appare come un concetto astratto e poco applicato. Precedentemente la Libia (2003), sebbene fosse sottoposta a sanzioni da parte delle Nazioni Unite per la sue responsabilità nell’attentato contro il jet della PanAm precipitato a Lockerbie (Scozia, 1988), ascese alla presidenza dell’allora Commissione per i Diritti Umani delle Nazioni Unite.

Un incarico che è difficile pensare possa essere espletato dall’Arabia saudita non serietà da un paese dove la pena di morte non è solo applicata con magnanimità, senza fare mistero della sua predilezione per le frustate, magari abbinate alla crocifissione, senza dimenticare l’avversione per le donne che vogliono guidare un automobile o alla persecuzione delle minoranze.

Ora in Arabia saudita, dopo le novanta condanne a morte già eseguite nei primi mesi del 2015, si appresta a togliere la vita al giovane Ali al-Nimr, colpevole di far parte della minoranza sciita e nipote di Nimr al-Nimr, anche lui nel braccio della morte, leader del movimento di protesta contro la discriminazione.

L’appello della Ong UN Watch, impegnata a monitorare le attività del consiglio, all’Alto rappresentate dell’Unione per la politica estera, Federica Mogherini e all’ambasciatrice Usa all’Onu, Samantha Power, di “denunciare quest’atto di cinismo che consegnerebbe la commissione ad un paese che taglia le teste in piazza e segrega le donne” sembra caduto nel vuoto.

Anche la richiesta del presidente francese François Hollande al governo saudita di rinunciare all’esecuzione, non ha dato esito positivo.

Sul web si moltiplicano gli appelli al governo di Riad come quello di Amnesty International o su Avaaz, per salvare la vita a Ali Muhammad Baqir al-Nimr.