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  • di Stefania Severi

“Immagina” è una delle tre personali delle artiste Bianca Cimiotta Lami, Paola Alviano Glaviano e Angela Marrone allestite nel Palazzo Baronale di Calcata, il primo centro del Viterbese che si raggiunge da Roma percorrendo la Cassia, reso celebre proprio dalla presenza di numerosi artisti che l’hanno scelto per loro residenza. Maria Rita Bassano, la curatrice, ha raggruppato le tre mostre sotto il titolo “Politropos”, dal greco “poli” (molte) e “tropos” (modo o direzione). Questo termine sottolinea che le tre artiste hanno poetiche differenti e sguardi diversi. Non si tratta dunque di una vera e propria collettiva, ma, in relazione anche agli spazi del Palazzo, di tre personali. Per la Lami è la prima personale, dopo la partecipazione a alcune collettive di prestigio. Nel catalogo di “Immagina” vari sono i testi, in particolare di Patrizia Peron e della stessa Lami. La Peron descrive il modo di procedere dell’artista che, dopo aver realizzato uno dei tanti suoi paesaggi, interviene con pennellate come di “nebbia”, come di cattivo tempo, o come di pulviscolo da sole infuocato, o ancora come di buio che sopraggiunge, che cancellano tutti i particolari; ne sono esemplari, rispettivamente, il “Paesaggio18”, il “Paesaggio 17” ed il Paesaggio 20”. Questo processo di cancellazione è sottolineato proprio dal titolo dei vari dipinti che è sempre “paesaggio” accompagnato da un numero. L’artista rivolge a chi osserva l’invito ad immaginare ciò che è nascosto, un esercizio non solo visivo ma soprattutto di introspezione. La stessa Lami scrive in una sua composizione lirica «… Frantumo l’immagine, la rappresentazione per renderla appena percepita / Ciò che è definito svanisce per diventare altro / Fino a quando l’intuizione si posa al pensiero / In questo perpetuo movimento si svolge il cammino dell’esistenza…». È ancora la Lami a definire, in modo chiaro e puntuale, la sua pittura: «…Da questi spunti, nasce la mia ricerca pittorica priva di contenuti preordinati nel continuo fluire, dall’osservazione del mondo visto attraverso lo specchio di frammenti della rappresentazione. In questi luoghi l’essere umano è spiritualizzato, è assente. Ciò che rimane di lui è ciò che sarà e ciò che è stato, è ciò che è in atto, di materia invisibile, di pensiero».


Bianca Cimiotta Lami
Immagina
Dal 4 al 12 maggio 2024

Palazzo Baronale
Calcata (Viterbo)

Ingresso:
dalle 10.30 alle 18.00

Acura di Maria Rita Bassano