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Giulio D’Anna
Aerei in volo, 1931
  • di Stefania Severi

La mostra Giulio D’Anna e gli Aeropittori Italiani, a cura di Anna Maria Ruta e Maurizio Scudiero, ha il patrocinio del Ministero Aeronautica Militare, della Regione Lazio e di Roma Capitale, ed è organizzata dalle Associazioni culturali M.I.C.RO, di cui è presidente Salvatore Carbone, che da anni lavora per la diffusione del Futurismo, e MitreoIside, fondato da Monica Melani al fine di creare cultura nella zona di Corviale. L’evento è sponsorizzato dall’Associazione Culturale FUTUR-ISM, il più grande portale del Futurismo mondiale di cui è presidente Claudio Cantella. L’ideazione e la direzione artistica sono di Salvatore Carbone.
Nel Mitreo sono esposte 70 opere di aeropittori e aeropittrici italiani: Giulio D’Anna, Giacomo Balla, Tato (Guglielmo Sansoni), Crali (Tullio Crali), Gerardo Dottori, Enrico Prampolini, Roberto Marcello Baldessari, Benedetta Cappa, Leandra Angelucci Cominazzini, Marisa Mori, Alfredo Gauro Ambrosi, Renato Di Bosso, Angelo Canevari, Nello Voltolina, Fillia (Luigi Colombo), Mino Delle Site, Adele Gloria, Albino Siviero Verossì, Ballelica (Elica Balla), Umberto Di Lazzaro, Osvaldo Bruschetti, Arturo Ciacelli, Sibò (Pierluigi Bossi), Enzo Benedetto, Cesare Andreoni, Pippo Oriani, Nicolay Diulgheroff, Mario Duse, Renzo Mazzorin, Barbara’ (Olga Biglieri), Ivanhoe Gambini, Bot (Osvaldo Barbieri), Luigi Martinati, Sepo (Severo Pozzati), Lucio Venna, Magda Falchetto e Fortunato Depero. È bene sottolineare che, sebbene il numero degli artisti coinvolti sia veramente cospicuo, gli aeropittori furono ben più numerosi, basti pensare a Sante Monachesi e Wladimiro Tulli.
L’Aeropittura è una delle tante branche del Futurismo, sviluppatasi soprattutto negli anni Trenta. Infatti, proiettato com’era verso tutto ciò che era moderno e dinamico, il Futurismo, nell’ottica del suo fondatore, Filippo Tommaso Marinetti, non poteva non concentrare il suo interesse sulla macchina del secolo: l’aereo.
Scrive Salvatore Scudiero «… per essere tale, un’opera di Aeropittura deve rientrare in alcuni precisi parametri operativi che sono stati codificati in un manifesto teorico e programmatico da parte di un nucleo di artisti firmatari, verso la fine degli anni Venti». Specifica Anna Maria Ruta: «L’Aeropittura attrae subito… perché consente la sintesi, la trasfigurazione e un’accattivante moltiplicazione di forme e colori nel tentativo di rendere sulla tela planate, virate, decolli e di comunicare l’idea della relatività di spazio e tempo.»


Giulio D’Anna
Dal 1 giugno al 5 luglio 2024

Mitreo Arte Contemporanea
Via Marino Mazzacurati 61/63
Roma